RUBRICA-CrossOver- Ritorno al Futuro

Ciao ragazzi eccomi qui per un nuovo appuntamento di CrossOver. Questa volta nessuna intervista ad ospiti speciali, ma un breve resoconto sugli ultimi giorni di Beach Volley che ci hanno viste impegnate.
Vi scrivo dall’aereo… siamo in volo con destinazione Praga per il nostro secondo torneo del World Tour, un Open tutto al femminile che avrà inizio domani. 

La stagione ha preso il via e ora valigie e viaggi sono all’ordine del giorno. Che bellezza, mi mancava tutto questo! Pensate che ci ho messo un secolo a preparare la prima valigia per il Messico con il timore di dimenticare qualcosa di importante… avevo perso l’abitudine! ;-) 
In realtà quando nel bagaglio a mano ci sono occhiali, costumi da gara, visiera, infradito, pareo e passaporto… si può andare ovunque senza timore. A noi del Beach basta davvero poco per essere felici!
Dunque, io e Giulia siamo state a Puerto Vallarta per una lunga e ricchissima settimana: nonostante il risultato non ci abbia soddisfatto, sono stati giorni densi di emozioni e di significato. Dal mio rientro in campo dopo l’infortunio… (una soddisfazione incredibile, un momento tanto atteso e fortemente voluto che mi ha fatto sentire come se tutto avesse un nuovo sapore), al primo torneo da Azzurra di Giulia e quindi il nostro primo torneo ufficiale insieme… all’esordio di Raffa come Coach della nazionale seniores, fino alla prima bellissima medaglia d’argento dei Gemelli. Insomma, un torneo “delle prime volte”.

Devo dire che siamo stati anche molto fortunati rispetto la location, che aveva un gran fascino. Nel circuito del World Tour, nonostante il nostro sia uno “sport da spiaggia”, i tornei al mare sono davvero pochissimi: questo, Long Beach e Phuket. Come potete vedere dalle foto, allenarsi e giocare in posti come questi ti lascia davvero quel qualcosa in più… e l’oceano è davvero un posto speciale.
Faceva un gran caldo… circa 35 gradi con una bella dose di umidità. Non so quanti litri d’acqua si bevono durante partite con questo clima! Anche la gestione dell’esultanza è importante in queste condizioni, al fine di non sprecare energie. Di regola ci sono 12 secondi tra la fine di una azione e il fischio della battuta successiva, ma quando fa così caldo gli arbitri sono clementi nel regalarne ben 3 in più. E poi ci sono i trucchetti… si vanno a pulire gli occhiali, ci si sistema la visiera, si copre la buca, si sistema la riga… insomma si rubano dei secondi a favore di qualche momento necessario a respirare, recuperare lucidità e concentrazione.  


Riuscire a restare nel “Qui e Ora”, cioè nel presente, durante la gara è importantissimo: con l’allenamento si punta a sviluppare la capacità di giocare ogni singola azione al 100% dando un valore quasi maniacale ad ogni punto…perchè questo è l’unico momento che conta.
Cosa è meglio non fare?
-Evita di rimanere sugli errori dell’azione precedente o su qualcosa di sbagliato o di non soddisfacente che hai fatto, in modo da non portartelo dietro per più punti e condizionare le azioni successive
-Evita di correre troppo in avanti facendoti prendere da fretta e ansia… due pessime amiche della buona performance.
Cosa fare e come fare?
-Mantieni l’attenzione sul momento che stai vivendo, pensa a quello che farai da lì a pochissimo, alla tecnica se ti serve rinforzarla, alla tattica che attuerai: dai al tuo cervello poche e precise informazioni affinché possa essere pronto alle situazioni che si proporranno. Generalmente i giocatori non pensano alla tecnica nel momento in cui scendono in campo, perché si sono preparati alla gara ogni giorno e sono pronti a lasciare che l’inconscio metta in campo tutte le abilità che hanno allenato; quindi si concentrano sulla tattica: come fare punto e come non farlo fare all’avversario. Io trovo che un pensiero alla tecnica vada fatto nel momento in cui commettiamo un errore o quando sentiamo che la partita ci sta sfuggendo di mano: ripassare mentalmente il gesto perfetto di un determinato fondamentale aiuta ad essere più decisi e sicuri o a riprendere la concentrazione.
-Usa la tua mente per focalizzarti su pensieri utili, quindi pensa a quello che stai facendo e soprattutto fatti le domande giuste.


La settimana in Messico non è stata tutta rosa e fiori, anzi. Seppur con la consapevolezza che siamo all’inizio del nostro cammino, abbiamo attraversato le nostre prime frustrazioni (a chi piace perdere?), analizzato le partite, fatto delle riunioni per chiarire alcuni punti e ci siamo allenate pensando al prossimo torneo. La presenza di coach Raffa (Andrea Raffaelli) ci è stata di grande aiuto per avere dei feedback esterni al campo: i suoi occhi più oggettivi ed esperti ci hanno dato spunti di miglioramento che abbiamo messo in pratica fin da subito. Ora l’obiettivo è trovare la nostra identità di coppia e per farlo ci serve aumentare le sicurezze tecniche e giocare con costanza, mettendoci a confronto con le altre squadre. Giocare è diverso da allenarsi, c’è tutto un altro tipo di pathos… e per trovare lo stato d’animo più idoneo bisogna scendere in campo il più possibile, sia mentalmente che fisicamente. E poi, come dice Raffa, bisogna abituarsi al disagio, conviverci e starci bene. Perché le difficoltà si presenteranno prima o poi. 



Appena tornati in Italia abbiamo avuto la possibilità di partecipare al programma televisivo Pomeriggio da Campioni su RaiSport1 (ecco il link, il nostro intervento su highlights si chiama Reti di Sabbia qui ): è stata una breve, ma buona occasione per parlare di Beach Volley, disciplina meravigliosa che dovrebbe avere molto più spazio sui media, vista la sua spettacolarità e il livello che le coppie italiane hanno dimostrato di avere nel mondo. Pensate che dopo i due ori di Lupo e Nicolai conquistati in Cina nei primi due tornei di questo 2014 ( e il recente argento degli ingrosso), nessun telegiornale ha dato la notizia. Ne ha parlato qualche quotidiano per fortuna, ma lo spazio che è stato dato a questa impresa non è degno dell’importanza che queste medaglie ricoprono per il nostro movimento e per il grande lavoro che è stato fatto in questi anni in termini di lavoro e investimenti. Non credete?

Ragazzi devo chiudere, inizia la discesa verso terra… è stato un piacere volare con voi!
Un abbraccio e alla prossima,

Momi

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